giovedì 14 agosto 2014

10° giorno Lazio - Alta Sabina . Rieti

Stamattina in partenza da Agerola per la tappa laziale in risalita è successa una scena tragicomica alla Stanlio ed Ollio, arrivederci, a presto, saluti , arrivederci, è stato un piacere conoscervi , arrivederci, dopo aver salutato tutti , proprietari e altri ospiti che ci stavano osservando da quasi mezz'ora nei preparativi di carico bagagli sventolando alla fine il fazzolettino bianco , ci sediamo sulle moto tutti belli gasati , le accendiamo , la mia parte ma quella di Silvio ha un sussulto ed esala l' ultimo respiro , non da' più segni di vita, è completamente partita la batteria.
E pensare che ci eravamo svegliati presto proprio per partire di primo mattino, quella di oggi è una tappa abbastanza lunga, inoltre stasera abbiamo appuntamento per cenare a Colle di Tora in provincia di Rieti con Monica e Daniela, due nostre amiche di Roma che vengono li apposta per incontrare noi, sarebbe un peccato rinunciare a questo piacere.
Dopo un attimo di smarrimento quindi, decidiamo di smontare la batteria per andare a ricercarne una compatibile, sperando di aver fortuna, siamo ad Agerola , un piccolo paesino all' interno della costa sopra  Amalfi , non una grande città ed è pure la settimana di ferragosto , ci mettiamo all'opera ma purtroppo  avviene il contrario , è la batteria a smontare noi  moralmente , infatti un morsetto si è talmente ossidato da saldarsi alla vite che tiene i cavi , la quale non ne vuole proprio sapere di svitarsi.
Per fortuna , e qui dobbiamo veramente fare un ringraziamento particolare ad Eugenio il proprietario dell'agriturismo, che si è reso totalmente disponibile ad aiutarci , prima andando a prendere il meccanico del paese per smontare la batteria con attrezzi adeguati e poi portandoci in giro a cercarne una nuova, che, chi l'avrebbe mai detto, abbiamo trovato subito nel fornitissimo autoaccessori che si trova nel paese stesso di Agerola.
Ancora una volta voglio sottolineare che in questo viaggio abbiamo conosciuto persone veramente cordiali e disponibili, pronte a dare una mano proprio per il gusto di farlo, senza pretese e senza nascondere un secondo fine , persone che al di là del rapporto gestore/cliente si sono rivelate amichevoli , in primis Angelo di villa Giada , ma anche in tutte le altre strutture che ci hanno ospitato come in quest ultimo caso quella di Eugenio, persone simpaticissime come sua moglie Imma , suo cognato Paolo o come Don Antonio, un vivace e loquace signore, ospite anche lui , dalla spiccata personalità , cultura ed ironia, tipica napoletana, in stile Giobbe Covatta, per farvi capire il personaggio si è messo a parlare con un ragazzo tedesco, inizialmente nella totale incomprensione reciproca, poi facendosi capire con la mimica , la gestualità e l'espressione facciale.
Don Antonio , secondo lei qual'è il momento giusto per andare al paipo ( una terrazza naturale da cui si vede tutta la costiera ) per vedere Positano ? guagliò... quanno spunta a luna ammarechiaro e tutte e luci stanno appicciate, chillo è nno bono momento, questa è la frase che ci ricorderemo con simpatia.
Ma ritorniamo alla tappa di oggi, dopo aver risolto tutto, riaccendiamo le moto e ripartiamo alla volta del Lazio, nell'alta sabina esattamente, in provincia di Rieti, l'umbelicus italiae com' era anticamente chiamata questa zona, terra di streghe e di briganti , di borghi e avamposti papali , ho scelto questa tappa perchè , nel tracciare l'itinerario di rientro ho notato sulla cartina la presenza di un lago, a me totalmente sconosciuto , il lago del Turano, voglio andare a vederlo e ad esplorare questo territorio .
La scelta devo dire si è rivelata vincente perchè anche questa è una zona bellissima, ma non avevo dubbi perchè l'Italia , sia a sud che a nord , che ad est ed a ovest.... non ti delude mai !












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